La ragione che ha motivato la scelta del mio Vescovo ad inviarmi in Italia è dovuta ad una lettera che io gli avevo inviato … Il vescovo dopo aver letto la lettera, mi ha segnalato per essere Missionario della Misericordia. La Santa Sede ha risposto positivamente!
I due incontri con il Santo Padre, Papa Francesco, sono stati pieni di emozione e impregnati della purezza del Vangelo. L’udienza si è tenuta il 9 febbraio nell’aula Regia del Palazzo Apostolico, con la presenza di 720 sacerdoti rappresentanti del mondo intero.
Il Papa ha parlato di disponibilità, di evitare la curiosità, dell’accoglienza con sorriso, di facilitare l’assoluzione anche in casi difficili (ha usato l’espressione: “metti sul mio conto”. Ogni sacerdote può dire questo a ogni penitente, su se stesso). Ho potuto, molto svelto, toccare la mano del Santo Padre.
La messa di invio è stata nel mercoledì delle ceneri, il 10 febbraio. Emozionante! Profonda! Il Santo Padre ha esortato a non fare la pace con il peccato, a non ammortizzare la coscienza, ad avere una misericordia che porta alla conversione. Alla fine ci ha dato la benedizione e il mandato Apostolico.
La nostra missione oltre alla totale disponibilità al Sacramento della Riconciliazione, implica altre due aspetti: fare missioni Penitenziali nella Diocesi o in altre regioni che necessitano, e l’assoluzione con il ritiro della sentenza di scomunica dei peccati riservati normalmente alla Sede Apostolica.
Chiedo alle suore di pregare sempre per me. La missione è immensamente più grande di me. Ringrazio di tutto il cuore l’ospitalità gentile, caritatevole e fraterna. Dio le ricompensi. Io le benedico.
Padre Heliton Ribeiro
Indegno servo della misericordia
Laus Deo per Mariam