sono come le due luci che ci devono accompagnare nel nostro cammino. Levare il capo, significa fare un colpo di testa, reagire, muoversi, essere convinti che il Signore viene in ogni momento, nel qui e nell’ora della storia.
Nell’avvento siamo invitati a risvegliare l’attesa del ritorno glorioso di Cristo quando alla fine dei tempi tornerà, preparandoci all’incontro finale con Lui con scelte coerenti e coraggiose. Scelte che si maturano nella preghiera e si storicizzano nella carità.
Scrive don Tonino bello: “Mi viene da pensare che anche in cielo oggi comincia l’Avvento, il periodo dell’attesa. Qui sulla Terra è l’uomo che attende il ritorno del Signore, lassù nel cielo è il Signore che attende il ritorno dell’uomo. Ritorno che si potrà realizzare con la preghiera, con una vita di povertà, di giustizia, di limpidezza, di purezza, di amore, e con la testimonianza evangelica, e con una forte passione di solidarietà fraterna”.
Risuonano particolarmente incisive le parole di san Agostino che ci dice: “Aiuta coloro con i quali cammini, per poter raggiungere colui col quale desideri rimanere”
Alla Vergine dell’attesa, alla Madre della speranza, a Maria mamma nostra, affidiamo questo avvento affiche come lei e, sulle orme di san Francesco e madre Caterina, possiamo generare Cristo nel cuore di ogni uomo.