la parola ebraica (“rakamin”) che vuol dire “utero materno”. Quindi l’essenza di Dio Padre è che è madre, che è utero. Cioè è amore che necessariamente accoglie. E’ il principio della vita che non giudica, non condanna, accoglie comunque; dove la stessa miseria è oggetto di amore ancora più ampia, dove ogni male è riscattato da un amore infinitamente più grande. Addirittura proprio nel male si rivela la gratuità e l’amore assoluto.
Ai misericordiosi Gesù promette niente altro che quello che già vivono: la misericordia. In tutte le altre beatitudini, la promessa contiene un di più, porta più lontano: coloro che piangono rideranno, i puri di cuore vedranno Dio. Ma che cosa Dio potrebbe dare di più ai misericordiosi? La misericordia è pienezza di Dio e degli uomini. I misericordiosi vivono già della vita stessa di Dio. Perché non può dare di più? “Tutto è dato da parte di Dio per la divinizzazione del mondo e per la sua salvezza, e non resta più niente che non sia dato. Tale è l’amore di Dio; tale è l’amore” (S.N. Bulgakov).