ma quando siamo attenti ai bisogni degli altri e ci occupiamo della loro felicità. Quando il nostro sguardo si chiude nei propri interessi cè spazio sì alla gioia, ma ad una gioia passeggera che a lungo andre imprigiona il cuore e diviene tristezza senza tramonto. Scrive papa Francesco: Bisogna vincere la tentazione di chiudersi in sé stessi, di isolarsi, credendosi autosufficienti, perché siamo tutti bisognosi di fraternità…Se riesco ad aiutare una sola persona a vivere meglio, questo è già sufficiente a giustificare il dono della mia vita” è un’affermazione che ci permette di dire che la gioia è una cosa molto seria, una questione di vita o di morte.
E’ Sembra un po’ strano, ma in effetti è proprio così: la gioia è una cosa seria. Naturalmente mi riferisco alla gioia profonda, alla letizia del cuore, a quella gioia che è frutto dello Spirito: (cf Gal 5,22), che esige da noi di essere costantemente aperte alla presenza di Dio che ci guida e al desiderio di vivere e cooperare sempre alla sua volontà.
La gioia non è un sentimento, un’emozione, uno stato d’animo, ma una presenza; è la presenza, del Bene amato, che forma il cuore umano e da colore a tutti gli aspetti della nostra esistenza umana. Molto differente dalla sensazione passeggera di contentezza o di felicità.
La presenza del Bene amato è lo stato di gioia, constatiamo però come ci può essere la presenza di un bene e di un bene amato (salute, soldi, poltrone, essere riveriti dalla gente ecc.), eppure può non esserci la gioia. Non la presenza di un bene, ma solo la presenza del Bene, del Sommo Bene amato in noi ed attorno a noi, è fonte di autentica e duratura gioia.
Qual è il sommo Bene? E’ il Signore che si è rivelato a noi nella carne del Figlio; ma chiediamoci è sommamente amato? Quale relazione abbiamo noi con il Signore Gesù e attraverso di lui con il Padre e lo Spirito? È davvero una relazione di sommo amore?
La presenza del Bene è una promessa, una certezza ma non è così scontata la nostra risposta d’amore all’Amore, così che il Bene sia il Bene da noi amato, che esista cioè una profonda relazione tra il Bene amante e il Bene amato.
La gioia quindi è un incontro accolto e vissuto nella gratuità; lasciarsi salvare dall’Amore è essere liberate dal peccato, dalla tristezza, dal vuoto interiore, dall’isolamento.
Con Gesù Cristo sempre nasce e rinasce la gioia, nel senso che è la sua presenza in noi che continuamente si rinnova e ogni volta che noi facciamo esperienza della sua presenza noi siamo nella gioia perchè dove abita Dio, abita la gioia.